Uomo stressato che manifesta i sintomi tipici dell’ansia da prestazione legata alla sfera sessuale.

Stress, ansia da prestazione e desiderio sessuale

Molti uomini conoscono fin troppo bene il “circolo vizioso” tra stress, ansia da prestazione e calo del desiderio. Magari ti è successo: ti senti sotto pressione per “fare bella figura” a letto, questa tensione ti blocca, e alla fine l’esperienza non va come speravi. Risultato? Ancora più stress e ancora meno voglia la volta successiva. Non sei affatto il solo a vivere questa situazione – anzi, un’indagine ha rivelato che ben il 75% degli italiani teme il calo del desiderio sessuale col passare degli anni. Ma niente panico: si può rompere questo circolo vizioso

Che cos’è l’ansia da prestazione?

L’ansia da prestazione in ambito sessuale è quella paura di non essere “all’altezza” durante un rapporto. In parole povere, è il timore di fare cilecca o di non soddisfare il partner. Questo stato d’ansia può manifestarsi con pensieri negativi e sintomi fisici come cuore che batte a mille, respiro corto, tensione muscolare. È una sorta di corto circuito mentale: più ti preoccupi di fallire, più diventa difficile rilassarti e vivere serenamente l’intimità. Spesso l’ansia da prestazione porta a rimuginare ancor prima dell’incontro e così facendo prepara il terreno a ciò che si voleva evitare. Ironico, vero? In pratica l’ansia stessa diventa uno dei ostacoli a una buona performance.

Uomo in evidente stato di disagio, simbolo degli effetti dell’ansia da prestazione nella vita intima.

Per molti uomini questo si traduce in difficoltà concrete: erezione debole o che scompare sul più bello, eiaculazione precoce dovuta alla troppa tensione, oppure un generale calo del desiderio perché la mente associa il sesso a una fonte di stress anziché di piacere. L’ansia da prestazione può colpire a qualsiasi età, ma dopo i 40 anni entrano in gioco anche altri fattori (fisici e psicologici) che possono aggravare la situazione – ed ecco che arriviamo al punto successivo.

Effetti di stress e ansia sul desiderio maschile

Questo circolo vizioso può minare seriamente la qualità di vita e la serenità di coppia. Infatti, meno sesso spesso significa meno complicità con il partner e più frustrazione. Proprio gli uomini over 40 in relazioni di lunga data segnalano frequentemente insoddisfazione sotto le lenzuola legata al calo del desiderio: in un sondaggio è emerso che solo 3 coppie su 10 dopo gli “anta” hanno rapporti più di una volta a settimana. Il comune denominatore individuato da esperti e andrologi è spesso lo stress (lavorativo, economico, familiare) unito a scarsa comunicazione in coppia. Insomma, l’ansia da prestazione non vive nel vuoto: di solito si accompagna a uno stile di vita stressante e a convinzioni poco realistiche su sé stessi. Vediamo ora come rompere questo schema.

Tecniche pratiche di rilassamento

Il primo passo per uscire dal tunnel è ridurre la tensione – sia quella mentale che quella fisica. Imparare a rilassarsi può fare miracoli per abbassare l’ansia nel momento clou. Ecco alcune tecniche semplici ma efficaci da provare:

  • Respirazione profonda: quando sei in ansia, respiri male senza accorgertene. Fai respiri lenti e profondi, gonfia la pancia mentre inspiri dal naso ed espira dalla bocca. Prova la tecnica 4-7-8 per 2-3 minuti prima di un incontro intimo: ti aiuterà a calmarti e a sentirti più presente.
  • Meditazione guidata: bastano 10 minuti al giorno per ridurre lo stress. Usa un’app o un video, concentrati sul respiro e lascia andare i pensieri. Con la pratica, resterai più calmo anche nei momenti che prima ti mettevano in agitazione.
  • Mindfulness: durante il sesso, concentra l’attenzione su ciò che senti: carezze, odori, suoni. Se arrivano pensieri ansiosi, torna gentilmente ai tuoi sensi. Essere presenti nel momento ti aiuta a lasciarti andare davvero.
Uomo che riflette in solitudine all’aperto, rappresentazione del bisogno di superare l’ansia da prestazione.

Farmaci: quando serve un aiuto in più

Abbiamo parlato di tecniche di rilassamento e rimedi naturali, ma a volte il blocco psicologico può essere così forte che si fatica comunque a ottenere risultati. In questi casi, affiancare un aiuto medico può rivelarsi risolutivo. Il caso più classico è quello del sildenafil il principio attivo della famosa “pillola blu”. Questo farmaco favorisce l’erezione aumentando l’afflusso di sangue al pene, ed è pensato principalmente per chi soffre di disfunzione erettile. Se l’ansia da prestazione ti impedisce di mantenere l’erezione, il sildenafil può spezzare questo circolo vizioso dandoti la sicurezza fisica che ti manca. In altre parole, sapendo di avere un aiuto affidabile, ti sentirai più tranquillo e potrai concentrarti sul momento senza il terrore del fallimento tecnico. Molti uomini raccontano che, dopo qualche esperienza positiva grazie al farmaco, la loro fiducia è cresciuta al punto da riuscire poi a farne a meno in seguito.

Complicità e supporto psicologico

Ultimo, ma forse più importante consiglio: non tenerti tutto dentro. L’ansia da prestazione e il calo di desiderio possono far sentire soli e inadeguati, ma aprirsi con la propria partner può davvero alleggerire il peso. Anche se parlare di queste cose ti imbarazza, prova a vedere la comunicazione come parte della soluzione e non come un ulteriore problema. Scegli un momento tranquillo, fuori dalla camera da letto, magari una sera sul divano in cui siete rilassati. Sii sincero su quello che stai vivendo: puoi dire qualcosa come “Ultimamente mi sento molto stressato e questo sta influendo su come mi sento a letto. Temo di non riuscire a soddisfarti come vorrei, e questa paura a volte mi blocca”. È un modo onesto per far capire che il tuo calo di desiderio o le tue difficoltà non sono dovute a una mancanza di attrazione verso di lei, ma a uno stato d’ansia personale.

Coppia con evidente tensione emotiva, situazione influenzata dall’ansia da prestazione e mancanza di comunicazione.

Come spezzare questo circolo vizioso

In conclusione, stress e ansia da prestazione possono sicuramente intaccare il desiderio sessuale, ma non sono una condanna senza appello. Con un approccio a 360 gradi – dall’allenare la mente al relax, al dare una mano al corpo con integratori o farmaci quando necessario, fino al costruire una solida comunicazione di coppia – è possibile spezzare il circolo vizioso. Imparando a gestire lo stress e condividendo le proprie emozioni con il partner, ritroverai pian piano la fiducia in te stesso. E con la fiducia tornerà anche la voglia di vivere il sesso con serenità e piacere, proprio come meriti. Buona fortuna – e ricorda che sei in buona compagnia in questo percorso di miglioramento!

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